Il Wheelchair Hockey, detto anche hockey in carrozzina a motore, è nato in Olanda circa 20 anni fa, grazie ad un gruppo di giovani affetti da distrofia muscolare. Già da diversi anni questo tipo di sport viene praticato da persone con disabilità neuro motoria. In Italia è arrivato nel 1991, per iniziativa del Gruppo Giovani della UILDM. Attualmente è presente in Italia con 31 squadre sparse per tutto lo stivale da nord a sud.
Come si gioca….
L’hockey in carrozzina viene praticato in palestra e ogni squadra è composta da cinque giocatori. Consente un gioco di squadra, sia a ragazzi che riescono a colpire la pallina utilizzando la forza del braccio (tramite una mazza in materiale plastico), che a ragazzi che riescono ad impiagare la propria forza unicamente per azionare il comando della carrozzina, sulle cui pedane viene applicato uno strumento (stick) che permette di indirizzare la palla. Ogni partita è divisa in 4 tempi, ogni tempo ha una durata di 10 minuti; in campo due arbitri consentono il corretto svolgimento del gioco. Le due porte sono alte 20 cm e lunghe 2,20 m e per questo motivo la pallina da gioco non può essere sollevata da terra. Nell’area a semicerchio può sostare solamente il portiere, pena il tiro da rigore a favore della squadra avversaria; l’obbiettivo del gioco, come nell’hockey tradizionale, è quello di realizzare più gol dell’avversario.