La mototerapia che regala la gioia ai bambini che hanno una disabilità. «Una corsa verso la felicità»

La sensazione di volare, di andare oltre quelli che sono i propri limiti, fisici o mentali. La mototerapia di Vanni Oddera, campione mondiale di Freestyle Motocross, mette le ali ai bambini con vari tipi di malattie. La loro vita, lentamente scandita da esami e visite mediche, per un giorno si accelera quando salgono sulla moto insieme a lui. Il 3 maggio a Milano in piazza Città di Lombardia, 100 ragazzi con disabilità e i loro familiari hanno partecipato a una sessione di mototerapia organizzata dall’assessore Alessandra Locatelli.

Elisa, la mamma di Marta e Giacomo, racconta cosa voglia dire per i suoi figli questa esperienza. Giacomo ha 15 anni, è uno dei bambini che, da quando è arrivato, non ha mai smesso di sorridere e ridere. Ha una sindrome genetica che gli provoca ritardo psicomotorio, epilessia e assenza di linguaggio. Non parla, ma le sue emozioni si intuiscono benissimo. La tensione che di solito lo accompagna sparisce dopo questa esperienza adrenalinica. Marta ha 7 anni, è nata con una malformazione genetica, ha problemi metabolici, di crescita e anche il suo cuore ne ha passate tante. È stata operata a 6 mesi e di nuovo a 2 anni. Marta sa della sua condizione, mentre Giacomo ne è meno cosciente. Spesso la bambina pone domande ai suoi genitori: «Perché io e Giacomo dobbiamo fare così tanti esami?». Nessun genitore sa cosa dire o vorrebbe dare una risposta.

Ma la mototerapia diventa un modo per riappacificare questi bambini con la propria vita, con la propria condizione. I figli di Elisa la vedono come un privilegio che i loro amici non hanno. La notte prima è difficile contenere l’entusiasmo, perché sanno già che cosa li aspetta: una giornata di puro divertimento. Partecipano da 4 anni a questi eventi. Seguono Vanni dovunque vada. E quando non sono loro a seguirlo, è Vanni che viene da loro, letteralmente sotto casa.

Durante il lockdown si è presentato con moto e furgone e ha fatto fare comunque l’esperienza ai suoi giovani amici. Vanni non si ferma qui con la generosità. La famiglia di Elisa è stata ospitata gratuitamente per un weekend in un rifugio in montagna insieme ad altre famiglie. All’evento incontriamo anche  detto Lele, di quasi 7 anni. Lele è affetto da sindrome di Down e fa mototerapia da due anni. Il suo idolo è altro campione mondiale di Freestyle Motocross presente alla manifestazione. «Non sta nella pelle di salire in moto con lui. È la felicità al quadrato» racconta mamma Cinzia. Il senso della mototerapia è nelle parole di Matteo che ha partecipato all’evento: «Qui non c’è differenza tra normodotati e disabili. Siamo tutti uguali ed è questo l’importante».

Notizia presa da https://www.corriere.it/buone-notizie/22_maggio_09/mototerapia-che-regala-gioia-bambini-che-hanno-disabilita-una-corsa-la-felicita-16fd3eac-cfa2-11ec-99b8-03572084bce6.shtml?refresh_ce