
La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ha lanciato l’avviso pubblico
Laboratorio di Creatività Contemporanea (Creative Living Lab – edizione 6), con l’obiettivo di sostenere e
promuovere i nuovi centri culturali italiani nati da progetti di rigenerazione partecipata, luoghi in cui si
sviluppano percorsi di innovazione culturale con un impatto sociale e civico e si sperimentano nuove
logiche di ingaggio e collaborazione con le comunità del territorio di riferimento favorendone la dimensione
identitaria.
A CHI È RIVOLTA
Possono partecipare gli enti non profit con sede in Italia, presenti nei nuovi centri culturali, che devono
avere le seguenti caratteristiche:
● essere uno spazio fisico aperto al pubblico, con sede in Italia;
● essere stati realizzati attraverso un processo di rigenerazione, recupero e rivitalizzazione di uno o
più aree o immobili (di proprietà pubblica o privata, urbana e non) dismessi o sottoutilizzati;
● essere già attivi e operativi da almeno due anni alla data del 27 maggio 2024 (requisito ridotto a un
anno in caso di progettualità presentate in accordo con un ente locale);
● avere una dimensione principalmente artistica, culturale e creativa;
● essere in regola con la normativa in tema di edilizia, urbanistica, sicurezza e salute;
● avere un ruolo attivo nei territori di appartenenza e nelle comunità locali.
Possono presentare la candidatura al bando: un proponente singolo, un proponente capofila di
partenariato, un proponente capofila di rete specializzata.
Le proposte devono prevedere il coinvolgimento di figure professionali esterne o interne agli enti proponenti
con comprovata esperienza (ad esempio, architetti, mediatori culturali, paesaggisti, designer, artisti, registi,
film-maker, fotografi, musicisti, performer, scrittori, storici dell’arte, videomaker, geografi, psicologi,
sociologi, antropologi).
I centri culturali candidati devono essere pronti ad intraprendere un percorso di innovazione e
trasformazione dei luoghi rigenerati, attraverso una programmazione biennale, organizzata tenendo conto
di un elenco di attività culturali, dove per ciascuna di esse dev’essere riportata l’indicazione dei tempi di