Mi chiamo Tiziana Civitani e sono di Roma, sono la cantante del gruppo musicale Ladri di carrozzelle. Sono affetta da tetraparesi spastica infantile, convivo con la mia disabilità da sempre. Ho dato un’occhiata sul sito e ho visto la sezione “Io condivido” rete informativa disabilità. E mi è piaciuto molto perché credo sia importantissimo avere uno spazio di condivisione, appunto per scambiarsi notizie utili, o raccontarsi storie che possono farci capire che niente è impossibile, con l’impegno personale e comunitario. Io dico sempre che parlarne è il primo passo per risolvere.
E cosi ho deciso di condividere con voi le mie esperienze
Le persone purtroppo, in molti casi, anche essendo ormai in era moderna, ancora non riescono a guardare oltre la disabilità, di primo impatto non è quasi mai semplice essere “trattati” al pari. Questo perché ancora oggi c’è mancanza di informazione, si parla poco di disabilità e quando se ne parla non se ne parla in modo giusto, per modo giusto intendo senza pietismi o senza sottolineare le limitazioni, che innegabilmente esistono, ma che comunque lavorandoci sopra possono essere superate
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L’esperienza “O anche No” è stata ed è, per me una grande opportunità, sia di formazione e crescita come cantante e artista, sia a livello umano, la squadra “O anche no” è diventata ormai quasi come una famiglia, e per questo va ringraziata Paola Severini Melograni e i Ladri di Carrozzelle che hanno avuto l’intuizione che un programma sulla disabilità, i suoi problemi e le sue risorse, si potesse fare.
I problemi con la disabilità innegabilmente ci sono, e anche con la mia ne ho, ma cerco sempre di affrontarli innanzitutto con leggerezza, col sorriso e l’ironia, perché quando si fanno le cose con leggerezza tutto è meno gravoso per te e per chi ti sta accanto, e poi con tanto impegno, costante e giornaliero, per vivere degnamente in un mondo che ancora non fornisce gli strumenti adatti, sia umanamente che in campo logistico. Quando siamo stati sul palco di Sanremo io ero entrata da pochissimo nel gruppo, quindi avevo un esperienza praticamente nulla della televisione, e del mondo che avevo davanti, sono stata catapultata nel Festival più conosciuto in Italia, inutile negare che la mia ansia era a livelli eccelsi, infatti è ricordo poco del momento in cui ero sul palco, perché ero più preso dall’ansia che dal resto, quando sono scesa poi razionalizzato e mi sono goduta il sogno di ogni cantante italiano credo….essere stata su quel palco.