Eccoci qua….
Sono Bortolacelli Omar un ragazzo di 37 anni, vivo in un piccolo paese fuori Bologna chiamato Sant’Agata Bolognese. Da dieci anni mi muovo su una piccola carrozzina a spinta a causa di un grosso incidente sul lavoro avvenuto verso le 5:30 della mattina del 29 di giugno del 2011. io lavoravo e lavoro tutt’ora al 118 di Bologna e quella notte ero in servizio e il mio autista si è addormentato alla guida dell’ambulanza andando contro un camion, io dal violentissimo impatto subii un trauma cranico, trauma toracico, e la frattura completa del midollo che mi ha portato alla perdita dell’uso delle gambe.
Dopo aver subito un lungo intervento di 13 ore, dalla rianimazione dell’ospedale Maggiore sono stato trasferito a Montecatone dove iniziai la riabilitazione. Il lungo ricovero durato sei mesi non è stato molto facile soprattutto i primi giorni quando mi avevano comunicato che non avrei più camminato, e li che caddi nella tristezza più totale ma dopo alcuni giorni mi vennero in mente le parole di Alex Zanardi quando in una sua intervista disse che bisogna andare avanti e sfruttare quello che di buono ti è rimasto.
Infatti da quel giorno iniziai a pensare alle cose che potevo ancora fare e smisi di pensare alle cose che non potevo più fare così mi scattò la scintilla per ripartire. Dopo i mesi di ricovero fui dimesso perchè i sanitari avevano valutato che ero arrivato a un livello di autonomia molto elevato, infatti è da dieci anni che vivo da solo in una casa normalissima e riesco a fare tutto e la cosa mi diverte un sacco..!
Una volta sistemato in casa ho iniziato a pensare a tante cose, mi ponevo giorno dopo giorno diversi obbiettivi per stimolarmi a non mollare mai, infatti in poco tempo ho ripreso la patente, ho comprato un auto e sono tornato al lavoro, ovviamente non più in ambulanza ma sono in centrale operativa e prendo le chiamate della gente che non sta bene.
Ho iniziato a inseguire i miei sogni e grazie allo sport sono cresciuto tanto e sono maturato lasciandomi alle spalle tutto il male che avevo passato, ecco perchè hai giovani dico sempre che lo sport è fondamentale perchè vi salva la vita e a me me l’ha salvata due volte.
Nel 2019 sono riuscito a coronare uno dei miei sogni e cioè ho partecipato a una maratona a Bologna con l’esoscheletro aprendola io facendo i primi duecento metri e da quella camminata con questo fantastico oggetto ho deciso di continuare la mia scalata e ho deciso di arrivare a San Luca percorrendo gli ultimi 500 metri del portico con 105 gradini per arrivare nel cortile della basilica. E’ stato stupendo da pelle d’oca una grande fatica ma una bellissima e grande soddisfazione anche perchè senza fatica e sacrificio non si arriva a nessun obbiettivo, infatti per prepararmi al meglio mi sono rinchiuso un mese in una clinica di Brescia e tutti i giorni mi allenavo sia con l’esoscheletro che in palestra per far forza alle braccia e grazie a questi allenamenti intensi sono riuscito a salire in un ora e un quarto, invece che nelle due ore stimate.
Questa scalata l’ho fatta quest’anno per festeggiare i dieci anni dal mio incidente, si esatto festeggiare avete letto bene, perchè per me è una festa è il giorno della mia rinascita e non vedo modo migliore che andare su a San Luca con un esoscheletro. Con questo faticoso gesto ho voluto fare una raccolta fondi per aiutare quattro associazioni con le quali collaboro per lo sport e la sicurezza stradale e visto che nei due anni di covid non hanno fatto nessuna attività io con la mia ripartenza ho raccolto dei fondi da donare a loro per investirli nelle loro attività.
E’ davvero bello aiutare gli altri, regalare un sorriso alle persona non vi impoverisce ma arricchisce chi lo riceve…riflettete su questo e capirete il vero motivo della mia scalata fino su a San Luca.!!!