Aumento Pensione di invalidità 2021: ci sarà mai per il range 74-99%?


L’aumento della pensione di invalidità è un tema che continua ad essere dibattuto sui social, la sentenza 152 del 22 luglio 2020 ha imposto la maggiorazione della pensione di invalidità a 651,12 potesse essere applicata ai disabili con più di 60 anni, poi il decreto Agosto, del Governo Conte, aveva inserito nel 2020 la possibilità dell’incremento ‘al milione’ per quanti fossero portatori di Handicap con percentuale al 100% indipendentemente dall’età anagrafica. Per questa ragione gli esclusiossia gli invalidi parziali 74-99%, non si sono mai dati per vinti considerando storica ma allo stesso tempo discriminante per loro tale legge.

Per questa ragione il 14 febbraio scorso sono iniziati i primi appelli al Ministro per le disabilità Erika Stefani, tra dal gruppo ‘diritti degli invalidi civili e sosteniamoci tutti noi’, per chiedere l’equiparazione degli invalidi al 100% per quanti hanno un’invalidità tra il 74-99% che pur avendo gravi patologie e non potendo lavorare sono rimasti esclusi da quello che fu riconosciuto come aumento al milione, ossia a 651,12 euro. Da allora cosa è cambiato, come si sono mossi i vari gruppi? Ecco cosa si è ottenuto o meglio cosa si è cercato di ottenere.

Pensione di invalidità: richiesto aumento anche per gli invalidi parziali

Caro ministro Erika Stefani adesso ci aspettiamo una svolta da parte vostra di un tema molto particolare degli aumenti delle pensioni di invalidità civile e stato davvero una discriminazione a noi invalidi del 74% al 99% non percepire questo.aumento per una sentenza della corte costituzionale che tutela l’aumento di 651€ agli invalidi civili al 100% mentre noi invalidi parziali o forse invalidi civili di serie A e serie B ciò non vuol dire che se non siamo inv.civ.al 100% stiamo bene possiamo lavorare o magari vivere con dignità assolutamente NO siamo stati lasciati indietro ,siamo.ststi dimenticati, siamo stati discriminati e parlo al nome di circa 6000 mila persone che gestisco un gruppo diritti degli invalidi civili & sosteniamoci tutti noi attendiamo una svolta al più presto possibile anzi ( con urgenza) – datata 14/2/2021”

Cosa è cambiato da allora? Ben poco potremmo dire l’avvocato Isabella Cusanno che sta seguendo i disabili nella loro battaglia ha scritto sia all’onorevole Erika Stefani quanto al Presidente Mattarella per chiedere di prendersi a cuore la questione. Al momento per i disabili nulla è cambiato e molto chiedono ancora l’equiparazione e di poter avere l’aumento agognato. Vivere con 297 euro al mese è indegno ed impensabile.

Aumento Pensioni di invalidità: ci sarà mai nel range 74-99%?

Si è creato anche un gruppo facebook sulla questione: “Siamo il gruppo facebook INVALIDI 74 – 99 %. I veri dimenticati, nel chi siamo si comprende gli intenti: Invalidi parziali come te, arrabbiati per il misero trattamento a noi riservato Percepiamo una misera pensione di 297 euro al mese Noi invalidi non riusciamo a lavorare e capisce chiunque che con cosi’ poco non riusciamo a vivere. Ma non solo: nemmeno a curarci! Già perché noi siamo continuamente ad ospedali e Asl a fare visite, in farmacie a comprare medicinali, da dottori specialisti per farci aiutare.

Chiediamo una riforma dell’art.38 L.448/2001. Chiediamo che venga assegnato un reddito a ciascun disabile, sostitutivo dello stipendio per il lavoro che non arriverà mai, per un importo non inferiore a 15 mila euro all’anno. Chiediamo che anche il tetto di reddito non sia inferiore ai 15 mila euro e chiediamo che queste agevolazioni siano riconosciute a tutti i disabili, nessuno eccettuato, ed alle altre categorie già beneficiarie dell’art. 38. Presidente aiuti la nostra petizione ad uscire dalla palude. Ci dia ascolto, dia spazio alle nostre necessità”, la lettera è stata redatta dall’avvocato Isabella Cusanno, amministratrice del gruppo Uguali Sempre , qualora voleste tenervi aggiornati è possibile seguire le dirette che spesso l’avvocato fa.