Quali disabili beneficiano del collocamento obbligatorio?

Alcune realtà produttive sono tenute ad assumere lavoratori dai cosiddetti settori tutelati. Tra questi, gode di una particolare attenzione quello dei disabili, che devono avere un accesso privilegiato a certe condizioni nelle aziende con più di 15 dipendenti. In pratica, i titolari di queste imprese sono tenuti ad inserire nei loro organici un numero di persone con disabilità che varia in base al totale dei lavoratori occupati e computabili, secondo un criterio che vedremo tra poco. Pertanto, più è alta la base occupazionale e più è elevata la quota di persone tutelate da assumere. Tuttavia, bisogna stare attenti anche a quali disabili beneficiano del collocamento obbligatorio: la legge elenca in proposito le categorie ed il grado di invalidità che consentono di godere dell’agevolazione.

Quanti disabili devono essere assunti?

Come abbiamo già anticipato, il numero delle persone disabili da assumere varia a seconda dell’organico dell’azienda. In pratica, bisogna sommare tutti i lavoratori assunti con contratto subordinato.

Rientrano nel computo anche i lavoratori part-time per la quota di orario effettivamente svolto, facendo riferimento all’orario previsto dal contratto nazionale di categoria, e riferito alle ore lavorative ordinarie effettuate nell’azienda, con arrotondamento all’unità della frazione di orario superiore al 50% di quello normale. Ne fanno parte anche i lavoratori in smart working.

Sono, invece, esclusi dal calcolo della dimensione occupazionale dell’azienda:

  • soggetti disabili già avviati obbligatoriamente al lavoro;
  • apprendisti;
  • dipendenti con contratto a tempo determinato fino a sei mesi oppure per più di sei mesi se assunti per ragioni sostitutive. Si computano invece come unità negli altri casi;
  • somministrati;
  • dirigenti;
  • soci di cooperative di produzione e lavoro;
  • lavoratori a domicilio;
  • dipendenti assunti per attività da svolgersi all’estero;
  • operai agricoli stagionali con contratto fino al limite di 180 giornate di lavoro annue;
  • personale di cantiere che opera all’interno del luogo in cui si effettuano i lavori e addetti al trasporto del settore edile solo per il periodo di attività del cantiere;
  • personale viaggiante e navigante del settore trasporto aereo, marittimo e terrestre e dell’autotrasporto;
  • personale direttamente adibito alle aree operative di esercizio e regolarità dell’attività di trasporto nel settore impianti a fune;
  • personale di sottosuolo e adibito alle attività di movimentazione e trasporto del minerale nel settore minerario;
  • personale distaccato rispetto all’organico del distaccatario;
  • personale viaggiante del settore autotrasporto;
  • dipendenti diventati inabili, dopo l’assunzione, allo svolgimento delle proprie mansioni per infortunio o malattia con riduzione della capacità lavorativa in misura pari o superiore al 60%;
  • dipendenti diventati invalidi, dopo l’assunzione, per infortunio sul lavoro o malattia professionale e con grado di invalidità superiore al 33%
  • invalidi civili assunti al di fuori delle procedure che regolano il collocamento obbligatorio;
  • orfani e coniugi superstiti già assunti alla data del 18 gennaio 2000.

Effettuato il calcolo, il datore di lavoro è obbligato ad assumere le seguenti quote di disabili in base al suo organico:

  • da 15 a 35 dipendenti: 1 lavoratore;
  • da 36 a 50 dipendenti: 2 lavoratori;
  • da 51 dipendenti: il 7% dei lavoratori occupati.

Notizia presa da https://www.laleggepertutti.it/577733_quali-disabili-beneficiano-del-collocamento-obbligatorio