Un nuovo traguardo per “A scuola di inclusione: giocando si impara” il progetto di UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare per promuovere il diritto al gioco di tutti i bambini, attraverso una serie di azioni di sensibilizzazione nelle scuole e di riqualificazione in ottica inclusiva di parchi e aree verdi in 16 regioni italiane e delle province autonome di Bolzano e Trento, in collaborazione con le amministrazioni locali. Il progetto ha vinto la seconda edizione del “bando unico” previsto dalla riforma del Terzo settore, ed è finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali nell’ambito dell’Avviso 1/18.
Giovedì 10 giugno alle 12 nel parco in via dei Cipressi a Monfalcone (GO) si svolgerà la prima inaugurazione di una giostra Carosello e di un pannello ludico – sensoriale, giochi pensati per essere utilizzati da tutti i bambini. All’inaugurazione interverranno i rappresentanti della Sezione UILDM di Gorizia, le autorità politiche e religiose del territorio e gli istituti scolastici locali coinvolti. Seguirà, il 20 giugno in Piazza Unità d’Italia a Monfalcone, il concerto dei “Ladri di carrozzelle”, il gruppo rock gruppo musicale composto da membri con diversi tipi di disabilità che si esibirà in occasione della Festa della musica 2021.
I concerti della rock band costituiscono una delle fasi di sviluppo del progetto e hanno lo scopo di sensibilizzare tutta la comunità sui temi della disabilità e dell’inclusione.
Nel frattempo proseguono i lavori di riqualificazione in ottica inclusiva e di installazione delle giostre in tutti i parchi coinvolti nel progetto. Durante l’estate e in autunno si terranno le prossime inaugurazioni e gli eventi di sensibilizzazione che vedranno protagonisti i “Ladri di carrozzelle”, gli studenti delle scuole partecipanti e tutta la comunità locale. A settembre, inoltre, riprenderà il secondo ciclo di incontri di sensibilizzazione negli istituti scolastici coinvolti nel progetto.
«Siamo felici di dare il via a questa nuova fase del progetto. Quello di Monfalcone è il primo degli interventi che UILDM, insieme alle amministrazioni locali, realizzerà in 28 parchi e aree verdi di 24 Comuni, in 16 regioni italiane. Ci auguriamo che queste giostre facciano da sfondo a tante ore di divertimento per i bambini e per le famiglie che li accompagneranno. “A scuola di inclusione: giocando si impara” ci dimostra che è sempre possibile lavorare insieme, associazioni, singoli e Istituzioni, progettando gli spazi in chiave accessibile a tutti», dichiara Marco Rasconi.
Gli interventi di riqualificazione prevedono l’installazione di giostre inclusive, pannelli sensoriali, tavoli da pic nic accessibili anche alle persone in carrozzina insieme a pavimentazioni anti trauma per rendere più accoglienti i parchi di 24 Comuni.
In particolare, grazie al contributo dei propri donatori UILDM potrà installare:
- 17 altalene con sedile a “cesto”, adatte anche dai bambini con disabilità, complete della pavimentazione antitrauma;
- 17 giostre “Carosello” dove possono giocare insieme bambini con e senza disabilità;
- 30 pannelli sensoriali o figurativi colorati;
- 8 set di tavoli di legno a sbalzo per consentirne l’utilizzo a persone con disabilità motoria e panche con spalliera.
Prosegue anche sulla piattaforma For Funding di Intesa Sanpaolo la raccolta fondi per promuovere il diritto al gioco dei bambini e rendere accessibili i parchi coinvolti nel progetto. Fino al 30 novembre ecco il link per sostenere “A scuola di inclusione: giocando si impara”: https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/giocando-si-impara.
DIRITTO AL GIOCO, PER TUTTI
Per un bambino con disabilità giocare non è scontato perché i giochi possono non essere adatti alle sue abilità e perché non è facile l’interazione con i coetanei; ma il gioco con alcune attenzioni può essere utilizzato come attività inclusiva e diventare un’opportunità per avviare il processo di crescita relazionale e quindi di formazione di individuo sociale.
Nel nostro Paese soltanto il 5% dei parchi gioco è accessibile, con giochi adatti alle esigenze dei bambini con disabilità che consentano di giocare insieme agli altri bambini e non esiste una normativa sulle attrezzature ludiche negli spazi pubblici.
Le poche iniziative volte a rendere i parchi giochi inclusivi sono intraprese dalle amministrazioni pubbliche o da privati sensibili al problema.
IL PROGETTO
Il progetto “A scuola di inclusione: giocando si impara” prevede la collaborazione e il lavoro in rete di una serie di soggetti attivi tra cui le 66 Sezioni di UILDM, 17 amministrazioni locali e gli studenti di 17 scuole sul territorio italiano. Si sviluppa in cinque fasi, con termine a fine 2021.
Nella prima parte, attraverso seminari, il progetto è stato presentato a livello locale alle Sezioni UILDM con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali e degli istituti comprensivi locali.
La seconda fase prevede la realizzazione di attività di sensibilizzazione sul tema della disabilità negli istituti scolastici che partecipano al progetto.
Successivamente le Sezioni UILDM e le amministrazioni locali hanno individuato le aree verdi e parchi da riqualificare con l’installazione di giochi accessibili ai bambini con disabilità.
La quarta fase del progetto si struttura nell’organizzazione di eventi pubblici che vedranno la partecipazione dei “Ladri di carrozzelle” e delle scuole coinvolte.
Al termine sarà avviata un’attività di valutazione dell’impatto del progetto sul territorio. Si tratta di un elemento di particolare novità perché permetterà di orientare sempre più le scelte verso i reali bisogni dei soggetti che hanno interagito con il progetto.
UILDM nasce nel 1961 con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità, attraverso l’abbattimento di ogni tipo di barriera, e sostenere la ricerca scientifica e l’informazione sulle distrofie e le altre malattie neuromuscolari. Ha una presenza capillare sul territorio grazie alle 66 Sezioni locali, i 3.000 volontari e i 10.000 soci, che sono punto di riferimento per circa 30.000 persone. UILDM svolge un importante lavoro in ambito sociale e di assistenza medico-riabilitativa ad ampio raggio, gestendo anche centri ambulatoriali di riabilitazione, prevenzione e ricerca, in stretta collaborazione con le strutture universitarie e socio-sanitarie.