Donne, pari opportunità e disabilità: sono questi di una ricerca condotta dall’Università degli Studi di Torino in collaborazione con l’Osservatorio Regionale contro le Discriminazioni ORA, l’Associazione Giulia e con il supporto della Regione Piemonte. Lo studio è stato presentato sabato pomeriggio al Salone Internazionale del Libro di Torino.
La ricerca ha analizzato per 9 mesi diverse testate locali sparse su tutto il territorio regionale, in un periodo particolarmente rappresentativo: dal luglio 2021, mese in cui le dinamiche giornalistiche cambiano con l’arrivo dell’estate, al marzo del 2022 per includere molte ricorrenze come la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre e la Festa della Donna, passando per l’elezione del nuovo Sindaco di Torino avvenuta nell’ottobre del 2021: “Abbiamo monitorato – ha sottolineato docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi all’Università – in modo serrato 9 mesi di informazione raccogliendo tutto quello che è stato scritto sulle categorie sociali di riferimento, le più a rischio discriminazione”.
I primi risultati hanno mostrato un panorama regionale molto variegato: “Abbiamo avuto modo – ha aggiunto Belluati – di notare tanti “Piemonti”. Le realtà locali parlano in modo molto diverso di questi argomenti: a Cuneo, ad esempio, è molto vivo un comunitarismo di tipo religioso rivolto alla disabilità, mentre manca un’advocacy territoriale sul genere; Torino, invece, è molto più schiacciata sulla dimensione locale-nazionale. In generale, dove la società civile è molto più forte ha modo di fare da traino costruendo cornici di senso e riproposizioni di stereotipi o di sfide”.
Notizia presa da http://www.comune.torino.it/pass/informadisabili/2022/05/23/donne-pari-opportunita-e-disabilita-una-ricerca-sulla-stampa-locale-in-piemonte-presentata-al-salone-del-libro/
A livello di contenuto giornalistico, l’attenzione risulta particolarmente concentrata durante le ricorrenze: “Di disabilità – ha concluso – si parla in termini di eccezionalità durante i grandi eventi come le Paralimpiadi, mentre l’argomento sparisce nella narrazione di tutti i giorni. Per quanto riguarda le tematiche femminili, l’attenzione è quasi tutta concentrata in concomitanza delle grandi “giornate” come la Festa della Donna. Abbiamo notato che nei vari “Piemonti” non tutto funziona, ci sono casi virtuosi e maglie nere nel linguaggio, nell’inclusività e nell’esclusività”.
Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Stefano Tallia, presente durante l’incontro, ha fornito il proprio punto di vista: “Le redazioni – ha commentato – si stanno svuotando e molti colleghi lavorano in aperta condizione di sfruttamento: tutto questo ha un effetto diretto sulla qualità dell’informazione. Ci vanno investimenti, formazione ed aggiornamento per proteggere i soggetti fragili all’interno della società”.
Una tentativo concreto di sensibilizzazione è quello svolto, infine, da GiULia, associazione di giornaliste attive contro le discriminazioni: “La nostra organizzazione – ha dichiarato la Presidente Stefanella Campana – è nata perché non ci ritroviamo nelle modalità in cui i media rappresentano le donne: per questo cerchiamo di spronare verso una comunicazione corretta facendo corsi per giornalisti e manuali. È giusto dare la massima informazione possibile ma occorre essere al tempo stesso corretti”.