Qualche sera fa seguendo il telegiornale, ho sentito parlare di un progetto al dir poco entusiasmante che ritengo possa davvero cambiare in meglio la comunicazione di molte persone disabili e soprattutto ampliare le relazioni interpersonali. Come già sapete sono affetta da tetraparesi spastica con disartria (disturbo del linguaggio di tipo motorio), ciò significa che le mie parole non sono comprensibili a tutti, perlomeno all’inizio, quando non si è abituati a sentirle. Per superare questo problema da qualche tempo uso un sintetizzatore vocale: è una voce meccanica che dice ciò che io scrivo su una tastiera.
Avere una voce robotica non è certo un problema per me che amo conoscere nuove persone e poter interagire con loro, ma comunque questa voce non può rivelare il mio stato d’animo, l’espressività che vorrei dare a quella determinata frase: insomma una parte di me non “viene fuori”. Ciò nonostante tutto passa in secondo piano davanti alla possibilità di comunicare liberamente e senza l’aiuto di un’altra persona che “traduca” quello che io dico. Per questo voglio condividere con tutti voi la grande novità che riguarda proprio la comunicazione: “Voice for Purpose”.
“Voice for Purpose” è una piattaforma di tecnologia digitale per restituire una voce a chi una voce non l’ha più, perché affetto da SLA. L’idea di poter registrare la propria voce e poterla conservare insieme a quella di altre persone da tutto il mondo in una “libreria di voci” digitale nasce da un’intuizione di un grande attore e doppiatore: Pino Insegno. Il progetto coinvolge molti enti come: Università Campus Bio-Medico di Roma, Centri Clinici NeMo, Nemo Lab, Translated e Dream On.
Grazie a questo progetto la persona con la SLA, o con qualunque altro tipo di disabilità neuro motoria che comprometta anche il linguaggio, può accedere a questa “libreria di voci” e scegliere quella che più si avvicina alla propria, con la giusta espressione. Quelli che invece ancora hanno la possibilità di parlare possono salvare la propria voce, registrandola, così da utilizzarla in futuro.
A mio parere la piattaforma “Voice for Pourpose” rappresenta un’opportunità importante per accelerare lo sviluppo di strumenti sempre più efficienti e per fornire una comunicazione con voce umana ed espressiva a chi, a seguito della malattia neurovegetativa, non l’ha più. Spero che sia presto accessibile a tutti e che anche io ne possa usufruire.
L’impegno di Pino Insegno, che finora conoscevo solo come personaggio pubblico di grande simpatia e talento, è encomiabile e denota sensibilità ed altruismo. Grazie Pino!!