Primo social housing per persone con grave disabilità motoria

«Condividere gli spazi, includere le differenze». È il nome del primo progetto italiano di social housing pensato anche per le persone con grave disabilità motoria, inaugurato a Orbassano, in provincia di Torino. Il 10% degli appartamenti realizzati sarà destinato a persone con problemi di disabilità motoria, in particolare con lesioni midollari e patologie neurovegetative.

L’iniziativa

L’iniziativa è stata ideata dalla Città di Orbassano, dalla Cooperativa Giuseppe Di Vittorio, dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, da Cdp Immobiliare Sgr (Gruppo Cassa depositi e prestiti) e da InvestiRE Sgr (Gruppo Banca Finnat), e promosso dal Fondo Abitare sostenibile Piemonte (Fasp).

I tre obiettivi

Tre gli obiettivi dell’iniziativa: progettare spazi condivisi, favorire l’inclusione di persone con disabilità e creare un equilibrio economico per rendere possibile l’applicazione di canoni sociali. Che si attuano nel concreto con la realizzazione di spazi comuni per attività rieducative e assistenza psicologica, isole tecnologiche per laboratori, luoghi collettivi di relazione. «Purtroppo il cantiere è stato investito dalla pandemia e dagli aumenti dei costi», ha spiegato «ma abbiamo rispettato i nostri impegni non aumentando il canone».

Il ritorno alla normalità

«Abbiamo voluto garantire il più possibile un ritorno alla normalità realizzando appartamenti come fossero abiti su misura», ha detto l’architetto Graziella Mercuri, progettista del complesso con la collaborazione di «Particolare attenzione è stata posta agli aspetti della sostenibilità ambientale con la progettazione di impianti tecnologici a basso impatto energetico e di soluzioni ergonomiche a favore dei soggetti disabili». «È un’infrastruttura sociale che favorisce la vita indipendente delle persone con disabilità attraverso percorsi di sviluppo dell’autonomia», ha aggiunto Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, «per aiutare le persone a essere protagoniste del proprio futuro e nello stesso tempo creare una comunità che non solo condivide gli spazi, ma una nuova modalità di abitare insieme» .

Notizia presa da https://www.corriere.it/cronache/22_maggio_04/primo-social-housing-persone-grave-disabilita-motoria-ba62f95a-cbb1-11ec-82c2-025e23a41f5c.shtml?refresh_c