“Modi di essere” – Una sfida nel campo della moda

“Modi di essere” è una campagna di comunicazione e sensibilizzazione che punta a giungere dritto al cuore di tanti social user. Alessandra, Arianna, Aurora, Federica, Laura e Lucinelia sono sei protagoniste, artiste e modelle, che hanno fatto una scelta controcorrente e decisamente “di carattere” per lanciare un chiaro messaggio di inclusione.

Fondazione Div.ergo-ONLUS di Lecce è una realtà non profit che opera dal 2015 nell’ambito dell’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità intellettiva. Nel 2020 è stata vincitrice del premio nazionale “Angelo Ferro” per l’innovazione nell’economia sociale.

Le sei protagoniste della campagna sono sei donne con disabilità, che hanno scelto di mostrarsi come modelle e di mostrare il frutto del loro lavoro: le bellissime collane made in Div.ergo, realizzate nel laboratorio creativo. Dal martedì al sabato, per sei ore al giorno, undici artisti con disabilità intellettiva sono impegnati nella produzione di oggetti di artigianato, bomboniere solidali, gadget per aziende. Negli ultimi anni, tra le varie realizzazioni Div.ergo ha promosso la produzione di collane e bracciali: dalle mani che le modellano al collo che le indossa, il passaggio è breve ma denso di significato. 

La campagna di comunicazione è un’azione di sensibilizzazione alle tematiche dell’inclusione sociale, più che una vera e propria azione di marketing: il focus, infatti, si concentra sulla bellezza, che attraversa gli scatti fotografici realizzati nell’affascinante cornice del centro storico di Lecce, già teatro, nel 2020, della presentazione della Cruise Collection della casa di moda internazionale Dior. “Molto spesso non si riconosce il diritto ad una cura, all’eleganza, per le donne che hanno una disabilità di tipo intellettivo, invece, durante le sessioni di shooting, abbiamo apprezzato il desiderio di ognuna delle nostre sei artiste di sentirsi valorizzate e la serietà, la professionalità quasi con la quale hanno posato, lasciandosi pian piano guidare”.

Spazio quindi alla bellezza, in tutte le sue sue espressioni per promuovere questa fantastica iniziativa di inclusione!