
Ciao a tutti, oggi voglio farvi conoscere con un audio intervista Giovanni Gulino, un uomo forte e determinato di 35 anni. Una volta conseguito il diploma al liceo delle scienze umane, spinto dalle voglia di realizzarsi malgrado la disabilità, nel 2008 inizia a scrivere poesie pubblicando tre raccolte. Le sue poesie sono molto belle, denotano grande sensibilità e riflessività; ne inserirò alcune in “Io condivido…e tu?”
Giovanni, di dove sei, che disabilità hai?

In questi anni hai avuto un’esperienza lavorativa: di cosa ti occupavi? Cosa non è andato?
Quello che mi ha colpito e che condivido pienamente di Giovanni è proprio la forza nell’ affermare che per una persona con problemi fisici e non cognitivi il lavoro è fondamentale, è un modo che le permette di mettersi in gioco, dimostrare le proprie capacita, confrontarsi con gli altri, avere una vita piena senza dover rimanere in casa.
Cosa pensi delle norme che regolano il lavoro dei disabili? Cosa suggeriresti per cambiare la situazione?

Da qualche anno succede che al lavoratore con disabilità viene tolta una parte della pensione di invalidità e questo penalizza ulteriormente il suo inserimento lavorativo. Molte volte la somma detratta corrisponde alla somma ricevuta e si è costretti ad abbandonare il lavoro, una situazione molto demoralizzante non solo per Giovanni, ma per tutti quelli che come lui potrebbero dare un contributo alla società e nel contempo sentirsi realizzati.