Un semplice ausilio di plastica aiuta i bambini con disabilità a disegnare e colorare. Una campagna di raccolta fondi online vuole migliorare il progetto e renderlo ancora più efficace
Per alcuni bambini con la paralisi celebrale infantile è impossibile impugnare correttamente pennarelli, matite o pastelli colorati. Per superare questo problema, nel 2014, è nato “Glifo”. Un ausilio, leggero e colorato, che si applica al dorso della mano del bambino e permette di utilizzare matite e pennarelli per disegnare e colorare. Un oggetto a basso costo, che si può produrre semplicemente grazie a una stampante 3D e può essere facilmente personalizzato, in base alle esigenze dei singoli. Il progetto è stato sviluppato grazie alla collaborazione tra makers, terapisti, studenti e designer di “Open Dot”, insieme alle famiglie di bambini con disabilità in collaborazione Fondazione TOG (Together to go)
Oggi “Glifo” vuole migliorare ulteriormente. Da un lato diventare più leggero, meno ingombrante e più facile da usare. Ma soprattutto in grado di tenere più tipologie e dimensioni di penne, matite e pennarelli, affinché i bambini possano scegliere attraverso quali strumenti esprimere la propria creatività.
Per questo motivo “OpenDot” e “Fondazione TOG” hanno lanciato una campagna di raccolta fondi su Kickstarter (una delle più importanti piattaforme di crowdfunding a livello internazionale) per raccogliere i fondi con cui sviluppare un configuratore: ovvero una piattaforma digitale che permetta ai singoli utenti di personalizzare in maniera ancora più accurata “Glifo” in base ai gusti e alle esigenze specifiche di ciascun bambino. Il configuratore, infatti, permetterà di scegliere le dimensioni corrette, l’inclinazione più adatta, le dimensioni dell’impugnatura (per uno, due o tre dita) e il colore. Grazie alla piattaforma, chiunque abbia bisogno di un “Glifo” potrà progettarlo comodamente da casa propria. I fondi raccolti serviranno per realizzare il configuratore e consentiranno anche di donare Glifo a chi non può permetterselo (un “Glifo sospeso”) a organizzazioni, scuole, associazioni e ospedali che lavorano con bambini e che potrebbero averne bisogno.