Gli effetti della disabilità visiva sul cervello, guadati dal laser

Sviluppata al Politecnico di Milano una nuova tecnica di indagine non invasiva che sfrutta brevi impulsi laser per studiare gli effetti della disabilità visiva sul cervello: sperimentata con successo su 98 persone con e senza glaucoma, apre nuove strade nello studio di questa malattia ancora in parte sconosciuta, mentre in futuro potrà essere impiegata direttamente in ambulatorio per valutare le condizioni dei pazienti. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports dai ricercatori del Politecnico in collaborazione con Ospedale Sacco, Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ifn-Cnr) e Università degli Studi di Milano.

“Per la prima volta – spiega Rebecca Re del Politecnico di Milano – con questa tecnica è stato osservato che nei pazienti con glaucoma le risposte cerebrali durante la visione appaiono più moderate rispetto al gruppo di controllo, confermando un coinvolgimento della corteccia cerebrale visiva non solo dal punto di vista anatomico, come struttura del cervello, ma anche dal punto di vista funzionale, cioè nel modo in cui il cervello risponde agli stimoli visivi”.

La diversa reazione del cervello è stata evidenziata grazie alla nuova tecnica TD-fNIRS, un tipo di spettroscopia che attraverso brevi impulsi laser permette di quantificare l’emoglobina con o senza ossigeno presente in diverse aree cerebrali: un aumento di emoglobina ossigenata e una contestuale diminuzione di emoglobina deossigenata sono i segni caratteristici di un’attivazione cerebrale. Nel corso della sperimentazione, la tecnica TD-fNIRS ha permesso di valutare l’attivazione della corteccia visiva (localizzata nella regione occipitale del cervello) mentre i pazienti guardavano uno schermo su cui veniva mostrata una scacchiera a quadri neri e bianchi che si alternavano.