La legge 104 del 1992 è la pietra miliare del panorama legislativo italiano di tutela delle persone con disabilità gravi accertate dalle commissioni medico legali delle diverse ASL competenti per territorio. Una legge che da 30 anni preserva diritti ai più fragili, ma anche a chi, famigliare convivente, è al loro fianco. Diverse sono le agevolazioni economiche e non che la legge 104 concede al diretto interessato ed in alcune forme anche il coniuge convivente che ha a carico la persona titolare dei diritti della legge. Con lo scoppio dell’epidemia, ci sono state però novità importanti in termini di nuove agevolazioni che ancora oggi resistono e che garantiscono maggior tutela a queste persone. Ma percorriamo i vari vantaggi che oggi una persona con disabilità grave può avere e le nuove agevolazioni.
Legge 104: a chi è rivolta
Nel 1992 l’allora legislatore italiano mise mano ad una legge molto importante che resiste ancora oggi e che mira a tutelare le persone più fragili che hanno uno stato di disabilità grave. Negli anni anzi la legge è stata rivista e ritoccata migliorando alcuni aspetti. Del resto la legge 104/1992 nasce
Principali destinatari sono dunque i disabili, ma non mancano riferimenti anche a chi vive con loro. Un sistema di tutele e sostegno non solo per chi deve convivere con difficoltà fisiche o disabilità psichiche, ma all’intero nucleo famigliare in cui essi vivono. L’obiettivo attraverso queste forme di sostegno è fare raggiungere un livello di autonomia ed integrazione tali da preservare l’integrità fisica e psichcica.
Una delle forme di sostegno che dimostrano come questa legge guarda all’intera famiglia in cui vive la persona con disabilità, è la possibilità di richiedere mensilmente un certo numero di giorni di permessi lavorativi retribuiti, con la finalità di dare assistenza al figlio o coniuge con disabilità.
Escludendo tra i destinatari i famigliari della persona titolare dei diritti derivanti dalla legge 104/1992, per ottenere il riconoscimento dei benefici della legge 104, si deve effettuare un percorso che parte dalla richiesta del medico di medicina generale o pediatra e termina con una certificazione dello stato di disabilità, indicando anche il livello di gravità.
Legge 104: come si ottiene
L’iter per la richiesta dell’ottenimento del riconoscimento di handicap ai sensi della legge 104, parte con una richiesta del medico curante o pediatra di libera scelta su un modello predeterimanto che viene poi trasmesso direttamente dal medico all’Inps. Nel certificato il medico attesta la natura delle infermità invalidanti, riporta i dati anagrafici, le patologie invalidanti da cui il soggetto è affetto, le eventuali patologie stabilizzate o ingravescenti che danno titolo alla non rivedibilità e l’eventuale sussistenza di una patologia oncologica in atto.
La persona fisica per la quale il certificato è compilato, deve, attraverso un codice comunicato dal medico curante, richiedere la visita della commissione medico legale da parte dell’Inps della propria città di residenza. Il medico curante che compila la certificazione può decidere di fare richiesta non solo per la legge 104, ma anche per l’invalidità e la capacità lavorativa. Va infatti chiarito che l‘invalidità, anche al 100% non necessariamente fa riconoscere lo stato di handicap grave.
La commissione medico legale valuta la documentazione medica fornita dalla persona che fa richiesta dell’accertamento, ed effettua anche una visita medica che conferma quanto riportato dalle certificazioni mediche specialistiche. Questa visita può essere anche espletata presso il domicilio della persona, in caso di impossibilità negli spostamenti.
Al termine, l’Inps invia poi il riscontro mediante i certificati di handicap grave, e nel caso di invalidità, anche di quest’ultima. I certificati sono dotati di codice QR code utile a dimostrare in modo dematerializzato le relative condizioni mediche.
Legge 104: quali sono le agevolazioni
Il riconoscimento di una disabilità grave, con la legge 104, fa riconoscere una serie di agevolazioni non solo monetarie ma anche assistenziali.
Le agevolazioni riguardano l’ambito dell’acquisto dell’auto e del suo eventuale adattamento. Poi ci sono agevolazioni sull’acquisto di supporti tecnici e informatici ad esempio: modem, computer, telefonia in genere, apparecchiature di domotica domestica, mezzi necessari a facilitare la vita del disabile. Poi ci sono i permessi retribuiti dal lavoro, per assistere un figlio o un famigliare cui è attribuita una elevata gravità della disabilità ( ai sensi del comma 3, art.3 della legge 104). Tali permessi chiaramente sono usufruibili direttamente dalla persona in stato di handicap grave. Dal 2016 con la legge Cirinnà (L.n.76)si è concretizzata la possibilità di equiparare la figura del convivente di fatto e della parte dell’unione civile alle più conosciute figure familiari o parentali del disabile (coniuge, parenti, affini).
Importanti agevolazioni ci sono anche in campo delle spese mediche che sono deducibili dal reddito nella misura delle spese per assistenza specifica. Per le spese mediche che invece godono della detrazione del 19%, ce ne sono alcune che possono essere detratte per intere senza la franchigia di 129,11 euro. Le spese sono:
- spese per il trasporto in ambulanza del disabile
- per trasporto del disabile effettuato dalla Onlus, che ha rilasciato regolare fattura per il servizio di trasporto prestato o da altri soggetti
- spese per l’acquisto di poltrone per inabili e minorati non deambulanti e di apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale
- spese di dispositivi medici rientranti tra i mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento delle persone con disabilità (ad esempio stampelle).
Legge 104 e agevolazioni auto
Per quanto riguarda l’auto, l’agevolazione fornita dalla legge 104, riguarda l’IVA agevolata al 4% non solo sul prezzo di listino del veicolo ma anche sui lavori necessari per adattare il veicolo, come ad esempio la guida al volante, il sedile girevole, il cambio automatico. Sempre in relazione all’auto, oltra all’IVA agevolta c’è anche la possibilità di portare in detrazione il 19% del costo di acquisto dell’auto, per un importo massimo su cui applicare il 19% di 18.076 euro. Tale detrazione Irpef può essere fatta valere in un’unica soluzione, nella prima dichiarazione dei redditi utile, oppure in 4 quote annuali. I proprietari dell’auto acquistata con le agevolazioni della legge 104 godono anche dell’esenzione dal pagamento del bollo auto, l’esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà dovuta al PRA.
L’unico vincolo applicato per l’acquisto dell’auto con agevolazione dell’IVA al 4% è quella di acquistare veicoli nuovi o usati di cilindrata non superiore a 2.000 centimetri cubici, se con motore a benzina o ibrido, 2.800 centimetri cubici, se con motore diesel o ibrido e potenza non superiore a 150 kW se con motore elettrico.
Il beneficio derivante dalle agevolazioni legate all’auto non può essere usufruito prima che non sia trascorsi 4 anni dall’immatricolazione del veicolo acquistato con tali benefici, a meno che l’auto non sia venduta, oppure sia stata oggetto di furto o rottamazione.
Legge 104: agevolazioni per la pensione anticipata
La Legge 104 consente anche di poter anticipare l’età del pensionamento purchè siano soddisfatti una serie di requisiti. La forma di pensione che può essere usata per andare in pensione anticipata è l’APE sociale. Questa misura può essere usufruita sia direttamente dalla persona con invalidità che dal famigliare che l’assiste. Nello specifico, l’APE sociale è concessa a:
persone che da almeno sei mesi, assistono il coniuge (parte dell’unione civile- convivente di fatto) o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104, purchè abbiano raggiunto 63 anni di età e 35 anni di contributi versati alle casse previdenziali;
persone che abbiano una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74% e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.
Le stesse categorie di cui sopra, invece potranno andare in pensione anticipata, indipendentemente dall’età anagrafica con Quota 41, ossia aver versato 41 anni di contributi di cui almeno 12 mesi prima del compimento dei 19 anni.
Legge 104: nuova agevolazione nei permessi di lavoro
L’emergenza sanitaria relativa al Coronavirus ha determinato una serie di nuove agevolazioni e di indennizzi che sono stati messi in atto da parte del Governo italiano, al fine di aiutare e sostenere maggiormente la popolazione italiana. A questo proposito, tra le varie misure, sono stati elaborati anche alcuni interventi indirizzati verso quei soggetti che rientrano nei requisiti per ottenere i riconoscimento della Legge 104.
Nello specifico, sia il decreto Cura Italia che il Decreto Rilancio hanno esteso il periodo dei permessi legge ex legge 104/1992. Il diretto interessato, oppure il coniuge o convivente di fatto, oppure un parente entro il secondo grado, oppure il genitore che assiste un figlio con handicap grave, possono beneficiare di 12 giorni al mese di permesso retribuito ulteriori rispetto ai soliti 3 giorni al mese (oppure 2 ore al giorno). Nel caso in cui ci sia necessità di assistere più soggetti con disabilità grave, per ognuna di esse si potranno usufruire separatamente le ore previste. Inoltre per tutelare la salute fragile delle persone con disabilità grave, è stata anche concessa la possibilità di lavorare in smart working, estesa fino al 31 ottobre 2021.