Attenzione al conguaglio IRPEF, dell’assegno ordinario di invalidità e lavoro

Assegno ordinario di invalidità e lavoro: attenzione al conguaglio IRPEF

Per chi ha una doppia CU, e questo accade anche nel caso di titolare di assegno ordinario di invalidità che svolge anche lavoro dipendente, il rischio potrebbe essere quello di trovarsi a pagare somme assai salate in sede di conguaglio dell’IRPEF con la dichiarazione dei redditi. La cosa può essere evitata.

Assegno ordinario e doppia CU

Percependo 2 redditi diversi, stipendio erogato dal datore di lavoro e assegno ordinario di invalidità erogato dall’INPS, lei ha due certificazioni Uniche. In molti casi questo comporta che dal conguaglio IRPEF derivino debiti poichè l’imposta è applicata in modo errata. Le vado a spiegare cosa accade e come può porvi rimedio senza dover rinunciare all’assegno ordinario di invalidità.

L’IRPEF è una imposta progressiva che cresce al salire del reddito e viene applicata in base agli scaglioni di reddito dei contribuenti.

Per redditi fino a 15mila euro l’aliquota applicata è del 23%, per redditi superiori (ma solo per la parte eccedente lo scaglione precedente) l’aliquota sale.

Per redditi tra 15mila e 28mila euro l’aliquota è del 27%, per redditi tra 28mila e 55mila euro l’aliquota è del 38%, per redditi tra 55mila e 75mila euro l’aliquota è del 41% e per redditi superiore a 75mila euro l’aliquota è del 43%.

Il sostituto d’imposta (il datore di lavoro o l’INPS nel suo caso) applicano l’IRPEF solo sui redditi erogati da loro e proprio per questo motivo se la somma dei due redditi supera lo scaglione di appartenenza l’imposta da applicare dovrebbe essere più alta e ci si trova, quindi, con un debito nel 730, quando si conguaglia l’IRPEF dovuta.

Come evitare di dover pagare in sede di conguaglio? Annualmente lei presenta al suo datore di lavoro la dichiarazione per le detrazioni spettanti, in essa dovrebbe indicare i redditi percepiti a titolo di assegno ordinario di invalidità di modo che il suo datore di lavoro le applichi l’IRPEF realmente dovuta e non quella che deriva solo dal reddito da lavoro. In questo modo nel 730 non risulterà più un debito e non dovrà pagare le cifre che paga ora.