Il 31 dicembre 2023 tutte le concessioni balneari prorogate contro il diritto dell’Unione Europea cesseranno di esistere. I tanti governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni sapevano bene che questo momento sarebbe arrivato.
E per fin troppo tempo sono riusciti ad eludere ogni decisione, prendendo tempo con la Commissione Europea e lasciando le nostre coste in un regime incerto, solo per tutelare la lobby degli imprenditori balneari che chiedeva di poter continuare a gestire in eterno un bene pubblico per eccellenza, come le spiagge.
Oggi, che una nuova disciplina della gestione degli arenili non è più rimandabile, il Coordinamento Nazionale Mare Libero propone un modello diverso, vocato alla libera fruizione, al rispetto della Natura, opposto all’idea per cui la spiaggia sia in prima istanza un bene da sfruttare economicamente, peraltro a vantaggio di pochi.
Se ne discuterà alla seconda Conferenza Nazionale per il Mare Libero, che si terrà, come nella prima edizione sabato 16 dicembre dalle 14.30